Piste Ciclabili Italia

In questo elenco troverete tutte li piste ciclabili in Italia, suddivise per ogni regione, inoltre cliccando sulle singole piste, troverete le nostre relazioni in merito alle piste con foto, descrizioni dettagliate e tutte le informazioni necessarie per poterlo affrontare in tranquillità.

Abruzzo:

Basilicata:

Calabria:

Campania:

Emilia Romagna:

Friuli Venezia Giulia:

Lazio:

Liguria:

Lombardia:

Marche:

Molise:

Piemonte:

Puglia:

Sardegna:

Sicilia:

Toscana:

Trentino Alto Adige:

Umbria:

Valle d'Aosta:

Veneto:

Ciclabile Fiume Lambro

Caratteristiche:

Lunghezza: 42 km

Dislivello: 500 m

In sella: 100% 

Tipo di Terreno: Asfalto, Sterrato

Fontane: Molteplici lungo l'intero percorso

File GPX del percorso:   Lambro.gpx

Descrizione:

La ciclabile del fiume Lambro è più da considerarsi una ciclovia più che una vera e propria ciclabile.Il percorso alterna tratti su sede propria ad altrettanti su strade statali seppure secondarie e poco trafficate, inoltre in alcuni tratti il percorso diventa più un sentiero che una pista ciclabile. Il percorso non è adatto ai neofiti se lo vogliono percorrere per intero, molteplici sono le salite presenti ed alcune anche impegnative.

Il percorso ha inizio da Monza e termina ad Erba dopo circa 42 km. Per chi volesse affrontarlo interamente è consigliabile sfruttare il treno per tornare a Monza. E' consigliabile essere muniti di gps con la traccia da noi fornita poichè in molti punti il percorso non è segnato ed è facile perdersi nei molteplici sentieri che incrociamo.

Per descrivere meglio il percorso la nostra traccia parte dalla stazione ferroviaria di Monza, in modo da permettere una migliore navigazione per chi volesse usare i treni come mezzo di trasporto, scelta consigliata per affrontare questo itinerario.

Giunti alla stazione di Monza seguiremo le indicazioni per il parco di Monza passando per il centro storico della città e proibito al transito degli autoveicoli. Giungeremo in breve tempo ai parchi di Villa Reale, fate attenzione che le bici non sono ammesse all'interno del parco, noi seguiremo la pista ciclabile che corre parallelamente ai cancelli della villa sino ad arrivare al vero imbocco del parco, dove prenderemo subito la prima stradina a sinistra.

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Percorreremo questa lunghissima via del parco di Monza, percorrendo anche adiacentemente la famosa pista di automobilismo. Al termine del parco usciremo da un piccolo cancelletto ed arriveremo ad un ampio parcheggio dove attraverseremo la strada statale per riconnetterci ad un secondo tratto di ciclabile che corre su sede propria, parallelamente alla strada.

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Questo tratto di ciclabile termina nei pressi di un piccolo passaggio a livello dove saremo costretti a percorrere la statale, ma solo per pochi metri, infatti ritroveremo la nostra pista e dopo altri pochi metri sulla sinistra, l'inizio della prima parte di sterrata della pista.

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Inizierà il tratto di pista completamente sterrata che inizierà a percorrere il fiume lambro anche con un continuo susseguirsi di ponti che ci faranno passare da una parte all'altra del fiume.

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Giunti ad Albiate affronteremo un primo tratto di statale, saremo costretti ad affrontare una breve salita con pendenze non troppo elevate. Affronteremo un tornante e poi percorreremo alcuni metri contromano prendendo una stradina in prossimità di un ristorante.

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Superato questo tratto torneremo a percorrere la ciclabile sempre su terreno sterrato, salvo brevi tratti in cui percorreremo alcuni paesini. Questo tratto non è mai pianeggiante ed alterna continui sali e scendi a volte anche con pendenze elevate.

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Appena prima di raggiungere Cascina Brenna affronteremo un tratto di salita molto impegnativo, quasi impedalabile per il fondo molto sconnesso. In questo tratto la ciclabile è più un sentiero e non possiamo considerararla una ciclabile.

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A Cascina Brenna torneremo su asfalto ed affronteremo uno strano percorso che con un giro particolare su strade provinciali, anche trafficate, ci conducono nuovamente lungo il lambro e nuovamente sul nostro percorso.

Anche in questo tratto di percorso il percorso alterna continui sali e scendi anche se mai troppo impegnativi.

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In alcuni tratti la pista corre, su sede propria, accanto alla superstrada SS.36. Giungeremo a Nibionno dove ancora una volta inizia un tratto sterrato su sede propria.In alcuni punti nei pressi dei molteplici paesi potremo ammirare alcuni scorci sulle vecchie case ed i mulini alimentati dalle acque del Lambro.

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Tra Camisasca e Monguzzo il percorso affronta una salita impegnativa, non tanto per la lunghezza, quanto per la pendenze che cin condurrà inizialmente nei pressi dell'agriturismo La Cavallina. La salita però non termina subito a Monguzzo affronteremo una nuova salita, abbastanza lunga, superata la quale affronteremo una discesa non troppo impegnativa, ma su fondo estremamente sconnesso, sino al lago di Alserio.

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Giunti lungo le rive del lago il percorso diventa più semplice ma dovremo continuare ad affrontare le strade sterrate che ci condurranno sino ad Erba.

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Ciclabile Lago di Garlate

Caratteristiche:

Lunghezza: 20 km

Dislivello: 86 m

In sella: 100% 

Tipo di Terreno: Asfalto, Sterrato

Fontane: Molteplici lungo l'intero percorso

File GPX del percorso:   Ciclabile_garlate.gpx

Descrizione:

La ciclabile del lago di Garlate è un bellissimo percorso ciclo-pedonale che permette di compiere un giro ad anello del lago, partendo da Lecco.

Il percorso si sviluppa per il 90% su sede propria e le uniche strade, da affrontare, sono secondarie e con traffico nullo.

Il punto di partenza del percorso è posto a Lecco, in prossimità del ponte Kennedy, dove sono ormeggiate in acqua alcune barche dei pescatori locali, da li si prosiguirà verso Pescarenico, un bellissimo rione di Lecco, per poi percorrere parallelamente al centro sportivo Bione, sino ad arrivare a Rivabella, dove vi è anche un piccolo campeggio.

Sino a Vercurago il percorso si sviluppa su sede propria, proprio a Vercurago, in prossimità del centro sportivo, la pista termina per 600m e dobbiamo percorrere una strada in salita, sino ad un piccolo ponticello, dove svolteremo a destra e percorreremo un breve tratto su strada per poi ritrovare la pista ciclabile.

Al termine di questo tratto giungeremo ad un bivio con la statale che collega Calolziocorte con Olginate, e dopo averla attraversata sulle striscie pedonali, continueremo dritti sino ad arrivare al fiume, dove ricomincia la nostra pista.

Da ora in avanti la pista rimarrà sempre su sede propria, arriveremo al Lavello di Calolziocorte e poi affronteremo il bellissimo ponte in legno che ci permette di oltrepassare l'Adda e spostarci sulla sponda opposta.

Al termine del ponte troveremo anche dei cartelli che ci indicano il ritorno a Lecco, semplicissimo e sempre su pista che ci ricondurrà al ponte Azzone Visconti e poi a Lecco


Sentiero Valtellina [Sondrio - Tirano]

Caratteristiche:

Lunghezza: 31 km

Dislivello:250 m

In sella:100%

Tipo di Terreno: Asfalto

Fontane: Molteplici lungo il percorso

Descrizione:

La seconda parte del Sentiero Valtellina ci conduce da Sondrio sino a Tirano per una lunghezza complessiva di 31 km percorrendo le varie sponde dell'Adda tra campi agricoli e le bellissime coltivazioni di mele.
La partenza di questo tratto non è posta esattamente a Sondrio ma a Torchione, una piccola frazione di Albosaggia,posto esattamente sulla sponda opposta rispetto a Sondrio. Per chi giunge in macchina raggiungere l'inizio del percorso è estremamente semplice, basta seguire la circumvalazione di Sondrio e quando troviamo le indicazioni per via Vanoni uscire dalla tangenzialina. Una volta usciti dalla tangenzialina troveremo subito una rotonda dove svolteremo a destra o sinistra in base alla propria provenienza ed attraverseremo un ponte sull'Adda per poi tenere subito la destra ed arrivare dopo nemmeno 100 m nei pressi di un ampio parcheggio dove possiamo lasciare la nostra autovettura. Qui troveremo anche un noleggio di bici.

Per chi invece arrivasse da Morbegno e stesse già seguendo il Sentiero Valtellina non deve preoccuparsi visto che il sentiero ci conduce sino al parcheggio/noleggio in questione. Proprio in prossimità del noleggio è posto un ponte adibito solo alle bici dove il nostro percorso prosegue.

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Attraversiamo il ponte sull'Adda e seguiremo la segnaletica perfetta che indica di svoltare a sinistra per Tirano ed inizieremo ad affrontare un percorso pianeggiante immersi nella natura dove troveremo un continuo susseguirsi di aree pic-nic e una fontana per ogni singola area.

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Dopo circa 1,5 km dalla partenza il sentiero termina per una decina di metri percorrendo una strada secondaria per nulla trafficata,ma il tratto è cortissimo e troveremo subito sulla destra la nostra ciclopista.

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Raggiungieremo Piateda in poco tempo ed attraverseremo il ponte luno la statale per poi svoltare subito a sinistra e ricominciare il nostro sentiero, la segnaletica è sempre perfetta ed è impossibile sbagliare percorso.

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Al termine di Piateda il sentiero lascia il proprio percorso per seguire delle stradine secondarie dove difficilmente incontreremo macchine e che passano all'interno dei paesini di  Carolo e altre frazioni di Piateda. In questo tratto il sentiero alterna brevi momenti di salita ad altri di discesa, in alcuni punti soprattutto dopo Carolo le pendenze sono intorno al 10% seppure per pochi metri.

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Questo tratto è un pò ostico per chi lo affronta in bici da corsa, il fondo è leggermente sconnesso e i sanpietrini presenti a Carolo danno un pò fastidio. L'aspetto che più ci aiuta nell'affrontare il percorso è il fatto che oltre alla segnaletica perfetta,ogni chilometro che affrontiamo è ben segnalato e quindi conosceremo con precisione la distanza che dovremo ancora affrontare per raggiungere Tirano. Non dovremo mai scendere dalle nostre bici salvo per un punto dove attraverseremo l'alveo di un torrente,il più delle volte in secca, dove è però consigliato portare a mano la bici.

Seguendo strade di campagna utilizzate solo dai mezzi agricoli raggiungeremo Camerati dove grazie ad un bellissimo ponticello attraverseremo l'adda e ci sposteremo nuovamente sulla sponda settentrionale del fiume,da dove inizia un lungo tratto tra le campagne che ci condurrà verso Teglio.

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Giunti a Teglio il percorso passerà accanto alla stazione ferroviaria, attraverserà la statale per l'Aprica e si dirigerà verso le campagne. Qui il percorso è in fase di ultimazione,troveremo un ponticello in legno sulla nostra sinistra che non dovremo seguire, ma dovremo continuare dritti lungo una strada asfaltata che ci conduce verso alcune cascine.

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Anche in questo tratto percorreremo delle strade adibite solo ai mezzi agricoli, solo per circa 200m prima di arrivare a Stazzona percorreremo una strada secondaria dove anche le macchine possono circolare, ma anche in questo caso il traffico è molto limitato. Giunti a Stazzona, oltrepasseremo il ponte e dopo circa 200m troveremo sulla nostra destra i cartelli che ci indicano nuovamente la pista che stiamo seguendo

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Questo tratto è forse uno dei più belli del sentiero, la pista attraversa le bellissime coltivazioni di mele,rinomate in tutta Italia, sino ad arrivare lungo un canale che ci condurrà a Tirano.

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Solo negli utlimi metri oltrepasseremo il canale e affronteremo gli ultimi 100m lungo una stradina secondaria di Tirano dove la nostra pista è  delimitata su uno dei lati da alcuni spartitraffico, arriveremo presso la stazione di Tirano dove termina questa parte del Sentiero Valtellina. Da qui potremo decidere se proseguire verso Bormio o tornare indietro in bicicletta o in treno.

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Sentiero Valtellina [Colico - Sondrio]

Caratteristiche:

Lunghezza: 46 km

Dislivello:150 m

In sella:100%

Tipo di Terreno: Asfalto,Sterrato

Fontane: Molteplici lungo il percorso

Descrizione:

Il sentiero Valtellina è una pista ciclabile che si snoda lungo l'intera Valtellina da Colico a Bormio per circa 115 km di percorso che si snoda lungo l'adda tra campagne, piantagioni di meleti e vecchi borghi. Oggi vi presentiamo la prima parte del percorso che da Colico conduce a Sondrio per circa 46 km di percorso.

La partenza del sentiero è posta presso la stazione ferroviaria di Colico, i Treni sulla linea Colico - Tirano permettono di caricare le bici e quindi nel caso fossimo stanchi di poter tornare al punto di partenza anche con l'ausilio del treno. Dalla stazione ferroviaria troveremo i primi cartelli segnaletici che ci condurranno verso il lungolago di Colico nei pressi del campeggio.Proprio in riva al lungolago troveremo anche tutti i cartelli con le possibile mete del sentiero ed i chilometri che ci attendono per raggiungerle

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Una volta preso il sentiero che in questa prima parte è completamente sterrato, ci sposteremo dal lungo lago verso le rive dell'Adda che da ora in avanti costeggeremo. In questo primo tratto,in particolar modo nel tratto tra lago e fiume, percorreremo un sentiero abbastanza ampio che attraversa alcuni ponticelli in legno e ci condurrà ai piedi dei Montecchio Nord dove è posto anche uno dei molteplici forti di Colico.

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Il sentiero non presenta pericoli, in questa prima parte, neppure nel dover attraversare le statali trafficate, come quella della Valchiavenna, grazie ad ampi sottopassaggi che ci evitano di dover attraversare tratti trafficati e pericoli di statali.

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In certi punti soprattutto nel tratto di percorso che si snoda tra Colico e Morbegno, il "Sentiero" abbandona le rive del fiume per continuare lungo le campagne della Valtellina. Sino a poco tempo fa si percorrevano le strade agricole, utilizzate anche da trattori e altri mezzi agricoli, tuttiavia negli ultimi anni è stata creata una traccia solo per il sentiero con i lavori che stanno venendo ultimati a poco a poco. Già in questo tratto, ogni 3/4 km, troveremo delle aree di sosta,adibite anche ai pic nic, con griglie, fontanelle, panchine ed in più attrezzi ginnici per tenersi in forma.

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Una volta prossimi a Morbegno, il percorso effettua un passaggio da una sponda all'altra del fiume,grzie anche a bellissimi ponticelli in legno che ci permette di superare non solo il fiume Adda ma anche eventuali canali di raccolta delle acque.

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Da ora in avanti percorreremo la sponda opposta del  fiume su un tratto di percorso che alterna la pista asfaltata con tratti,seppure brevi, in sterrato sino a raggiungere l'abitato di Paniga, in questo tratto incontreremo anche delle vecchie chiuse, per il controllo delle acque, ormai abbandonate.

(Ultime novità 2017: A causa dei lavori per la realizzazione della Variante di Morbegno, una nuova statale che permetterà di evitare la cittadina di Morbegno, alcuni tratti di ciclabile sono chiusi per pericoli che potrebbero essere causati dagli stessi lavori. Variante che dovrebbe essere ultimata a Dicembre 2017 e quindi si spera che una volta terminati i lavori nei tempi previsti, la pista possa riaprire)

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Giunti a Paniga dovremo fare attenzione ed attraversare la strada nei pressi di un piccolo ponte stradale e continuare lungo la pista sino ad arrivare a Desco, dove dopo una breve salita affronteremo un tratto sterrato in leggera discesa che ci condurrà presso il Chiosco del Ponte da dove riparte la pista asfaltata. 
(Ultime notizie 2017: Sempre a causa dei lavori questa parte di percorso è chiusa e una volta giunti nei pressi del ponte di Paniga lo dovremo attraversare, invece di continuare dritti, e percorrere un tratto di statale di circa 3 km, sino a superare il bivio per Tartano, dove alla nostra sinistra troveremo una piccola deviazione ed una struttura in legno,Chiosco del Ponte, dove riparte la pista)
Ripreso il tratto asfaltato di percorso ci condurrà nei pressi di alcune dighe che oltrepasseremo anche grazie all'ausilio di piccoli ponticelli in legno.

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L'asfalto lascerà spazio nuovamente ad un tratto sterrato che correrà lungo un canale proveniente da una centrale idroelettrica. Anche in questo caso il sentiero percorrerà alcune strade agricole, prive di qualsiasi traffico ed utilizzate solo dai scarni mezzi agricoli.

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Raggiungeremo l'abitato di Selvetta dove attraverseremo un ponte sull'adda per poi svoltare subito a sinistra al termine del ponte stesso. Le indicazioni perfette ci permettono di seguire il percorso alla perfezione senza alcuna difficoltà nel capire il percorso da seguire. Una volta superato il ponte troveremo un'ampia traccia cementata, di poche centinaia di metri, che in breve lascerà nuovamente spazio all'asfalto.

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Continueremo a seguire la traccia asfaltata che immersa completamente nella natura ci condurrà in poco tempo a Sondrio, ma prima di raggiungerlo affronteremo nuovamente bellissimi ponticelli in legno che ci permetteranno di superare torrenti provenienti dalle valle antistanti, oltre a percorrere i bellissimi giardini dei campi di golf. Come per gran parte del percorso, anche in questo tratto, incontreremo ogni 3/4 delle aree di sosta con panchine,fontane, ecc.. dove poter riposare.

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Giunti a Sondrio nei pressi di un noleggio di bici, il percorso affronterà un ponte, utilizzato solo dalle biciclette, che ci condurrà sul lato opposto dell'Adda ed a Sondrio. 

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Seconda parte del Sentiero Valtellina che da Sondrio ci conduce a Tirano.....

 

Ciclabile Val Seriana

Lunghezza: 31,5km

Una bellissima pista ciclabile a pochi chilometri da Bergamo lungo il fiume Serio

 

Ciclabile Val Seriana

Caratteristiche:

Lunghezza: 31,5 km

Dislivello:300 m

In sella:100%

Tipo di Terreno: Asfalto,Sterrato

Fontane: Molteplici lungo il percorso

Descrizione:

La ciclabile della Val Seriana è uno dei percorsi, itinerari più belli e varii della Lombardia. Una pista lunga 31.5 km che da Ranica(Bg) conduce sino a Clusone lungo un percorso che costeggia il fiume Serio e i suoi canali oltre ad esser circondati da vette che man mano che ci addentriamo verso Clusone diventan sempre più alte ed imponenti. Come per la ciclabile della Val Brembana anche quella della Val Seriana è stata ricavata riutilizzando parte del percorso della vecchia ferrovia e per gli interi 31.5 km la pista ha una propria sede salvo per circa 300m nel comune di Gazzaniga dove però affrontiamo strade secondarie per nulla trafficate e con ai lati una striscia di color diverso per identificare il nostro percorso.

La partenza del percorso è posta a Ranica, un piccolo comune in prossimità di Bergamo, e precisamente in via Conciliazione dove è presente anche la fermata del tram leggero TEB, in zona troviamo molteplici posteggi dove lasciare l'auto. L'inizio è situato in prossimità della "stazione".

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Percorriamo la breve stradina che sulla sinistra costeggia la ferrovia sino ad arrivare ad un incrocio nei pressi di un semaforo dove svolteremo a sinistra oltrepasseremo la ferrovia e seguiremo un marciapiedi con i simboli della bicicletta sull'asfalto, riattraverseremo una seconda strada rimanendo sempre sul marciapiedi e costeggeremo un canale sino ad un bivio dove la ciclabile si biforca, noi svolteremo a sinistra arrivando ad un nuovo semaforo che ci permetterà di attraversare la strada.

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Seguiremo una piccola strada secondaria dove inizieremo anche a trovare i simboli che ci indicano il percorso della ciclabile sino nei pressi di un abitazioni dove inizia un tratto sterrato.

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Dopo nemmeno 100 m di sterrato troveremo una biforcazione nei pressi di un ponticello in legno, noi svolteremo a sinistra,passando sotto la statale, e la ciclabile correrà in questo frangente all'interno di un bel parco di Ranica.

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Continueremo a rimanere sul lato sinistro del Serio sino a quando arriveremo ad un ponte dove abbiamo due possibilità: due percorsi che si ricongiungeranno più avanti, possiamo rimanere su questo lato od attraversare il ponte ciclabile e spostarci sull'altra sponda del fiume, l'ideale è seguire quest'ultima ipotesi.

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I cartelli ci indicano alla perfezione il percorso che dobbiamo seguire ed i chilometri sinora percorsi, tranne per un unico punto, passiamo sotto un ponte e ci troviamo nei pressi di un bivio dove i cartelli ci indicano di tenere la destra quando in realtà dovremo svoltare a sinistra e seguire una sterrata che costeggerà alcuni canali che portano l'acqua verso i campi agricoli. In questo tratto si alternano momenti di asfalto ad altri di sterrato.

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 Piano piano ci portiamo verso Albino dove oltre a percorrere sempre questa sterrata,supereremo un ponticello in pietra dopo il quale attraverseremo la statale grazie ad un semaforo posto solo per i ciclisti ed i pedoni provenienti dalla ciclabile. Superato il semaforo giungeremo nei pressi della stazione ferroviaria di Albino dove termina il servizio TEB.

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 Il percorso nel tratto tra Albino e Gazzaniga alterna momenti su entrambe le due sponde, è un tratto alquanto articolato dove continuiamo a passare da una sponda all'altra del fiume.

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Proprio a Gazzaniga abbiamo un breve tratto su una strada secondaria, oltrepasseremo grazie ad un sottopasso la statale ed arriveremo a Gazzaniga, la ciclabile rimane delimitata da una striscia ma il più delle volte troviamo delle macchine posteggiate lungo il percorso,non creano grossi problemi visto che questa strada secondaria non è per nulla trafficata e questo tratto durerà solamente 400m.

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 Al termine di questo tratto troveremo un sottopasso e svolteremo a destra affrontando un ponte che conduce verso Cene e dopo averlo superato svolteremo subito a sinistra.

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 Anche il tratto successivo sarà un susseguirsi di ponti ed il passaggio da una sponda all'altra di uno dei canali del Serio, dovremmo porre particolare attenzione nei pressi del parco di Gazzaniga dove lungo la ciclabile troveremo un piccolo chiosco con delle panchine e dove molti bambini giocano,quindi è consigliabile passare a passo d'uomo onde evitare inutili pericoli sia per noi che per le altre persone.

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Superato questo parco percorreremo un bellisimo sentiero immerso lungo un bel viale alberato affronteremo una breve salita prima di arrivare ad alcune chiuse dove il percorso diventa leggermente tortuoso,prima di affrontare un sottopasso con alcuni gradini dove però è presente anche una piccola striscia di cemento per le biciclette. E' consigliabile scendere dalla propria bici per affrontare questo sottopasso sia per la larghezza sia perchè non si riesce a vedere se ci sono altre persone in discesa

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Superato il sottopasso che ci permetterà di oltrepassare agevolmente sia la statale sia il fiume,rimarremo sulla sponda sinistra del fiume sino a Ponte Nembro, questo tratto di percorso rimarrà lontano sia dalla statale sia dalle abitazioni su un percorso sempre sterrato.

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 Giunti a Ponte Nembro il nostro percorso una volta superato il paese ed il fiume tenderà a salire con pendenze sempre lievi per circa 3 km sino ad arrivare alla piana di Clusone.Durante questa salita passeremo nei pressi di un azienda agricola e sotto un tunnel della vecchia ferrovia di cui stiamo ricalcando il percorso.

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 Giunti sulla piana di Clusone il percorso sempre ottimamente segnalato da cartelli, passerà nei pressi di alcune aziende agricole,prima di passare tra i campi.

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 Arriveremo facilmente a Clusone dove la ciclabile termina nei pressi di alcune panchine dove troveremo anche sulla sinistra una mappa che ci indica e spiega l'intera ciclabile ed il percorso che abbiamo seguito.

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Il ritorno risulta molto più semplice e veloce rispetto all'andata grazie anche ad una pendenza lieve a favore per l'intero percorso.


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