Culmine di San Pietro - Monte due mani
Dati:
Dislivello:514 m
Durata: 2h
Impegno fisico: Normale
Difficoltà: E
Descrizione:
La Culmine di San Pietro è un passo prealpino situato a 1258 m.s.l.m che divide la Val taleggio dalla Valsassina; il nostro percorso parte in prossimità del passo dove troveremo alcuni parcheggi nei pressi di alcuni ristoranti.
Una volta posteggiata la nostra autovettura prenderemo la sterrata che dal ristorante,bar Passo Culmine s.Pietro si addentra verso Morterone ed alcune aziende agricole.
Seguiremo questa sterrata che inizialmente ci condurrà nei pressi di alcuni agriturismi per poi entrare in un bellissimo bosco di faggi; il sentiero in questo tratto di percorso alterna momenti di salita ad altri di discesa e ci permette di ammirare soprattutto nei mesi autunnali dei bellissimi colori.
Dopo circa 20' di cammino incontreremo lungo il nostro cammino una biforcazione dove la sterrata si divide nei pressi di due paletti in metallo che servono al posizionamento di un'asta che il più delle volte risulta assente, noi prenderemo il sentiero che a destra sale verso la Casera di Muschiada.
Seguiremo sempre la sterrata che dopo nemmeno100m giungerà nei pressi della Casera di Muschiada dove termina,tuttavia 5 m prima di raggiungerla troveremo alla nostra destra un piccolo sentiero con dei cartelli gialli che ci indicano il Monte Due mani,la bocchetta di Desio.
Il sentiero da questo punto inizierà a risalire i crinali del monte portandoci verso la lunga cresta del monte due mani.
Dopo circa 10' di salita giungeremo ad un piccolo bivio dove svolteremo a sinistra seguendo sempre le indicazioni per il monte Due mani,se invece avessimo preso il sentiero alla nostra destra saremo scesi verso la valle Dongoli e gli abitati di Moggio e Maggio.
Appena superata la deviazione affronteremo un breve tratto impervio dove le pendenze diventano estremamente elevate,ma solo per poche decine di metri. Al termine dei quali il nostro percorso inizierà a scendere per alcune centinaia di metri e ci condurrà in men che non si dica all'Alpe Desio,dove troveremo alcune cascine diroccate.
Percorriamo un bellissimo prato,sempre in leggerissima discesa, dopo il quale rientreremo in un bel bosco di faggi dove ritorneremo a salire con pendenze medie sino ad arrivare alla bocchetta di Desio,dove il bosco di faggi ci abbandona ed inizia un tratto di leggera discesa lungo una bellissima cresta, per nulla pericolosa.
Continuando sempre dritti,raggiungiamo la cascina Pranüra dove nei pressi è presente anche un piccolo laghetto, proprio nei pressi della cascina il nostro percorso si unisce con quelli che salgono dalla Forcella d'Olino e da Maggio ed insieme affronteremo gli ultimi 40' prima di arrivare in vetta al monte.
Superato l'incrocio rientreremo in un boschetto di latifoglie,però per ancora poco tempo,le pendenze aumentano notevolmente rispetto al tratto precedente,soprattutto una volta terminato il bosco.
Il sentiero sale molto ripidamente con una continua serie di tornanti,rimanendo molto esposto al sole,che potrebbe crearci qualche difficoltà in più,come per il terreno molto sassoso.
Appena sotto lavetta il sentiero si biforca in due parti,una che passa sotto un piccolo sperone roccioso che sale in maniera molto più graduale verso la vetta,mentre appena prima di prendere questo sentiero sale sul lato destro,un sentiero molto più ripido e stretto che ci porterà sino alla cresta del Monte,che percorreremo brevemente sino alla vetta.
La cresta non è per niente difficile ne pericolosa,in più si può ammirare un paesaggio meraviglioso sui i monti circostanti oltre che sulla pianura ed il lago di Como.