Ferrata Simone Contessi

Dati:

Dislivello: 400m

Durata: 2 h

Difficoltà: D, K4, D

Descrizione:

La ferrata Simone Contessi è situata sul monte Due Mani lungo un crinale roccioso,costellato di torrioni su cui si sviluppa la ferrata, che ci conducono sino in vetta al monte. La ferrata è estremamente varia con alternanza di punti estremamente impegnativi ad altri più semplici, tuttavia la peculiarità di questo percorso è la possibilità di saltare i tratti impegnativi grazie ad un sentiero che si sviluppa  di fianco al percorso ferrato.

Per raggiungere il punto di partenza dovremo seguire la strada che da Ballabio conduce a Morterone e dopo aver superato la prima serie di tornanti troveremo alla nostra sinistra un cartello che ci indica la ferrata e in prossimità troveremo anche dei piccoli spazi dove poter lasciare la macchina.Bisogna fare una piccola considerazione lasciando qua la macchina dovremo affrontare in discesa il sentiero che costeggia la ferrata che oltre ad essere molto ripido è anche estremamente scivoloso, se fossimo un bel gruppo con più di una autovettura il mio consiglio è quello di lasciare una macchina alla partenza della ferrata ed una in prossimità della forcella d'Olino dove scende il sentiero normale che è anche meno scivoloso. Dalla Forcella d'Olino al punto di partenza della ferrata ci sono circa 8 km di strada.

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 E' inutile mettersi sin da subito l'imbrago, per circa 5' seguiremo un sentiero molto ripido che ci conduce sino all'attacco della ferrata dove troveremo una targa dedicata a Simone Contessi e da cui inizia la ferrata. Affrontiamo così il primo torrione: i primi metri sono i meno impegnativi si sale senza grossi difficoltà,superati i quali inzieremo ad affrontare fin da subito un tratto impegnativo con una parete liscia dove dobbiamo aiutarci con le catene per salire. Troveremo dopo aver superato questa prima parete un breve tratto privo di difficoltà prima di affrontare una seconda parete anch'essa impegnativa dove però sono presente alcune staffe che ci aiutano nella salita.per poi affrontare un breve tratto in obliquo abbastanza impegnativo dove ci sono pochi appoggi. Superato anche quest'ultima difficoltà usciremo finalmente dalla prima parete.

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Tra un torrione e l'altro troveremo come abbiamo detto un sentiero che ci permetterà di respirare, prima dell'attacco del II torrione, uno dei più facili con maggiori appigli e punti dove appoggiare i piedi, questo torrione è anche abbastanza breve e termina ancora una volta rincontrando il sentiero.

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 Arriviamo all'imbocco del III Torrione, uno dei più impegnativi con esposizione elevata soprattutto dopo aver percorso il primo tratto in obliquo, anche per questo è possibile evitare il torrione per chi non se la sentisse,usando il comodo sentiero.

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 Il IV torrione è invece uno dei più semplici e dei più corti, un breve spigolo con molteplici appoggi dove possiamo anche divertirci, al termine del quale affronteremo una breve discesa per ricollegargi nuovamente al sentiero.

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Percorreremo il sentiero che percorre pendi erbosi abbastanza ripidi sino ad arrivare lungo una cresta che ci conduce al V Torrione, anche quest'ultimo risulta uno dei più impegnativi, non tanto nei primi metri dove troviamo anche dei pioli metallici che ci aiutano nella salita ma in un breve ed intensa parete che troviamo dopo aver superato un traverso. Questo punto è estremamente impegnativo, non vi sono appigli fatta eccezione per una fenditura verticale nella roccia e dobbiamo usare molta forza con le braccia per riuscire a superarla

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 Al termine di questa paretina incontreremo ancora il sentiero che seguiremo sino ad incontrare una biforcazione alla nostra destra dove sono presenti alcune catene che ci conduce all'imbocco del VI e VII Torrione, una delle parti più facili del percorso fatta eccezzione per i primi metri del VI torrione dove è presenta una breve placchetta da superare sempre con l'ausilio delle catene.

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 Percorremo al termine del VII torrione un breve tratto erboso che ci conduce all'VIII Torrione il più duro della ferrata conosciuto come Torrione della Discordia, un cartello all'imbocco di quest'ultimo ci indica che il livello è estremamente difficile e di essere sicuri di affrontarlo al 100% . I primi metri sono costituiti da un traversino dove troviamo anche alcuni pioli che ci conducono lungo una parete  verticale,molto esposta, dove dobbbiamo usare una gran forza con le braccia per poterla superare, qui molti prefereriscono utilizzare le scarpette d'arrampicata che rende la salita più semplice, per aiutare nella salita non c'è solo la catena ma anche un filo di ferro che permette ai moschettoni di correre senza trovare attriti.

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 Per chi non volesse affrontare il discordia lo può facilmente superare utilizzando il sentiero, raggiungere  il IX torrione contraddistinto dalla presenza di una pianta lungo la via, a prima vista sembra impegnativo e con una raccia liscia ma la salita risulta più semplice del previsto anche grazie ad alcune staffe poste lungo i punti più impegnativi, bisogna considerare che questo è anche l'ultimo tratto della ferrata e che raggiungeremo quest'ultimo torrione non proprio "freschi".

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Superato anche quest'utlima difficoltà la ferrata termina, ma possiamo raggiungere la vetta del monte due Mani in circa 1h seguendo il sentiero che percorre un lungo crinale sino a raggiungere la vetta. In alcuni punti sono presenti anche delle catene ma l'imbrago ed il kit da ferrata sono inutili.


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